CHI SIAMO

Franca e Puccio 

Prof.ssa Franca Frittelli: scultrice, scenografa, ricercatrice cultura di genere.

Prof. Ariberto Badaloni: Pittore, Acquafortista, Illustratore

Franca Frittelli  vive e lavora in Toscana  presso il suo Atelier a Vada vicino al  mare. Scultrice e scenografa e’ docente di disegno e storia dell’arte, presidente dell’Associazione per le Arti Visive ‘’ LA TORRE ‘’ ha fatto parte della Commissione Cultura delle Pari Opportunità della Provincia di Livorno.  

Lavora nel campo delle arti  figurative dal 1977. E’ nipote del poeta/novelliere  Riccardo Marchi e di Vittorio Marchi studioso della storia livornese, di Virgilio Marchi architetto/scenografo futurista.

E’ stata allieva presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dello scenografo Prof.Franco Nonnis,  lavora nel cinema e nel teatro sperimentale fondando il gruppo teatrale ‘’ Teatro Vita “ un gruppo di avanguardia dove lavora come attrice e scrittrice. Nel 1977 riceve il Premio Fedic di Montecatini  con il film sperimentale ‘’ DEVO AVERE CAPITO MALE QUALCOSA IN QUESTA STORIA ‘’.

 

Dal 1980 prende parte a seminari di teatro e cinema realizzando cortometraggi didattico - industriali sia per la scuola che per l’industria. Dal  1990 lavora nella scultura.

E’ attratta dal movimento della FIGURA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. Dalla figurazione all’astrazione nella concezione sintetica dell’estetica formale il passo e’ breve: ed ecco la creazione di sculture monumentali in granito – marmo – legno – bronzo – ceramica – per la NUOVA ZELANDA – BULGARIA – REP- CEKA – GERMANIA – FRANCIA – MACEDONIA – ITALIA – GERMANIA – ARGENTINA – BURKINA FASO.

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Partecipa a ben 35 Simposi Internazionali in Italia e all’Estero collocando monumenti in marmo, granito, legno in Francia – Normandia – Svizzera – Germania – Italia – Partecipa a biennali internazionali di scultura in Egitto e Giappone, a numerose         collettive ed esposizioni personali in Gallerie ed Istituzioni pubbliche.

Hanno scritto di lei:

Prof. Ariberto Badaloni  artista – Prof. Nicola  Badaloni  direttore dipartimento di filosofia di Università di Pisa –  Vescovo Vincenzo Savio – Critico Prof. Dino Carlesi poeta e scrittore – Critico Dott. Tommaso Paloscia – critico Prof.Carlo Melloni.- critico e giornalista Dino Pasquali – Dott.ssa AntonellaSerafini resp.Fondazione Carnevale Viareggio – On. Riccardo Nencini Presidente del Consiglio Regionale Toscano - M.Baronti Pres.te del CPO Regione Toscana – Dott.ssa MG.Carli Curatrice della Raccolta di Arte Contemporanea Regione Toscana – Prof.ssa Enrica Torelli Landini Università La Tuscia di Roma , Storica dell’Arte – Prof.Giorgio Di Genova storico dell’arte - Prof.ssa Graziella Magherini  psichiatra,presidente Ass.ne Arte e Psicologia di Firenze Prof. De Rosa critico d’arte - Ludovico Geirut critico d’Arte. - Sig Vittorio Marchi storico di Livorno. Prof.Gianfranco Ferlisi critico e storico dell'arte.

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Presidente dell’Ass.ne per le arti visive ‘’ LA TORRE ‘’ .

Membro dell’Associazione ‘’ ARTE E PSICOLOGIA ‘’ di Firenze

Membro dell’Associazione National Museum of Women in the Arts Washington.

Tiene conferenze ‘’ L’ALTRA FACCIA DELLA STORIA DELL’ARTE ‘’                                                       e pubblicazioni sulle donne artiste.  

Su di lei è stata pubblicata la  biografia “ FIORI DI PIETRA  2020 la magica avventura di una scultora contemporanea “ edita dalla casa editrice Youcanprint  scritta dal Dott.Michele Dattolo

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Ariberto Badaloni, professore, pittore, grafico ed illustratore, uno dei massimi esponenti dell’arte visionaria contemporanea.

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Nasce a Livorno nel 1952 da una famiglia di intellettuali, il padre Luca Badaloni giornalista poi direttore della Biblioteca Labronica di Livorno, la madre Nella Botta Badaloni prof.ssa di italiano, storia e latino, fondatrice dell’Università della Terza Età di Livorno, lo zio prof. Nicola Badaloni filosofo e direttore del Dipartimento di storia e filosofia dell’Università di Pisa, sindaco per tre legislature di Livorno ed infine il bisnonno l’Architetto Angiolo Badaloni autore del Mercato Centrale, Scuole Benci, Accademia Navale.

Diplomatosi Maestro d’arte del vetro e del cristallo presso l’Istituto Statale d’Arte di Pisa

Conclude il ciclo di studi artistici  presso la prestigiosa Accademia di Belle arti di Firenze nel corso quadriennale di Decorazione. I suoi maestri sono stati grandi pittori del 900 italiano come Prof. Dino Caponi, Prof. Pietro Tinu.

Dal 1976 inizia ad insegnare nelle scuole statali Arte e Immagine  e Disegno e Storia dell’Arte.

Attivo dagli inizi degli anni 70, come agitprop culturale della scena alternativa.

La sua vita è costellata da molteplici esperienze nei settori dell’espressione artistica, dal Teatro al Cinema Sperimentale, Audiovisivi e Computer grafica, Grafica d’arte e Grafica Pubblicitaria, Pittura ed Illustrazione.

I primi lavori risalgono agli anni settanta.

Il Maestro è ricordato per il suo inconfondibile tratto grafico:

Acquaforti, acquetinte, ceremolli, litografie, xilografie ma anche per la particolarità dei quadri, acrilici su legno e su carta.

 Negli anni 80 si interessa alle culture orientali, agli aspetti delle culture e tradizioni delle popolazioni che rischiano l’estinzione.

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Fonda il Teatro Vita che come scopo ha quello di “ recupero attraverso il processo creativo/artistico. “ di coloro che si sono persi nei meandri della vita.

La sua incredibile eccellenza tecnica e il suo straordinario eclettismo lo rendono capace di effettuare delle splendide fusioni di arte classica e anticlassica.

Estraneo al mondo delle mode e anticonformista E’ un caso unico in questo suo essere, dove nelle sue opere il “Tutto” è senza luogo.

le immagini del maestro vengono portate in giro

Orizzonti misteriosi e mutevoli cariche di energie evocative.

I simboli del passato sono un flusso di cose trascorse, frammenti di “un arte“ nell’arte.

Si intravede la nascita di un tempo nuovo dove si fondono il senso dell’antico e del moderno.

Un ambiente di significati che traggono spunto da Egitto, Grecia, Gotico, Rinascimento, si innestano, si incastrano, si riempiono uno accanto all’altro, uno sopra all’altro, uno dentro l’altro, ognuno aperto all’interpretazione e all’uso che ogni spettatore può recepire.

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Le sue opere sono cariche di contenuti dovuti in parte alla sua sensibilità verso le problematiche che affliggono il nostro mondo. L’età moderna ha operato un’assurda riduzione del rapporto uomo/donna/natura e le manifestazioni artistiche di questo periodo storico hanno sempre rappresentato l’esasperazione di questo rapporto.

puccio5Le sue opere sono una specie di grossi “rebus immaginari “ a cui ognuno può attribuire il proprio punto di vista.

Un nuovo simbolismo contemporaneo è presente negli ultimi lavori.

Le scelte contenutistiche sono caratterizzate da richiami all’arte classica ed espressionista, la sua fedeltà alla figura, il continuo dialogo con i grandi artisti del passato e la sua predilezione del  segno grafico come esaltazione della tecnica specialmente sul supporto cartaceo detto volgarmente e comunemente “ foglio” tradizionalmente messo sempre in secondo piano rispetto alla “ tela” nella pittura. Il foglio di carta” che lui sa lavorare e valorizzare raggiungendo effetti davvero sorprendenti, fino alla più raffinata purificazione dell’immagine.

Nelle sue opere il segno può voler definire e rappresentare una cosa reale o un concetto in forma stilizzata, i segni diventano testimonianza di un pensiero e di una energia creativa lontana dal tempo nella quale il segno si trasforma in “ Simbolo “.

Partecipa ad importanti manifestazioni d’arte biennali, triennali in Italia ed all’estero, le sue opere sono presenti in Collezioni, Archivi e Fondazioni pubbliche e private in molti paesi del mondo.

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